L’Unione Europea fronteggiando l’improvvisa crisi legata alla pandemia di Covid-19 ha deciso di adottare speciali sostegni al tessuto economico. Tra questi uno dei più importanti è sicuramente il Temporary framework con il quale gli stati membro possono adottare aiuti alle imprese derogando alla disciplina ordinaria sugli aiuti di Stato.
Da marzo 2020 il temporary framework è stato prorogato sei volte, l’ultima delle quali il 18 novembre 2021 fino al 30 giugno 2022. Quest’ultima proroga ha definito le modalità attraverso le quali procedere alla progressiva eliminazione del quadro temporaneo di aiuti legati alla pandemia Covid-19. Considerando la continua evoluzione della normativa relativa agli aiuti di Stato, è preferibile avere sempre sotto controllo la situazione della propria impresa. Per fare ciò consigliamo il calcolo gratuito del de minimis e del temporary framework facilmente ottenibile al seguente link.
L’unione Europea non proroga il temporary framework
Con la comunicazione del 12 maggio 2022 la Commissione Europea ha ufficialmente dichiarato la dismissione del temporary framework. Le misure temporanee a sostegno delle imprese legate all’emergenza pandemica saranno gradualmente ridotte tra il 2022 e il 2023. L’UE ha inoltre adottato due misure di “accompagnamento” per un periodo limitato:
- Incentivi diretti per investimenti privati: in vigore fino al 31 dicembre 2022;
- Misure di sostegno alla solvibilità: in vigore fino al 31 dicembre 2023.
Inoltre, sono stati aumentati i valori massimi di aiuto disponibili a favore delle singole imprese:
- 290.000€ disponibili per le aziende che operano nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli;
- 345.000€ a disposizione delle aziende attive nell’ambito della pesca e dell’acquacoltura;
- 2.300.000€ per tutte le imprese operanti negli altri settori di attività economica;
- 12.000.000€ a sostegno di quelle aziende che hanno fronteggiato un calo di fatturato del 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Quadro temporaneo aiuti di Stato: ulteriori misure adottate dalla Commissione
La Commissione Europea, presieduta da Ursula Von Der Leyen, oltre alle misure precedentemente spiegate ha adottato anche ulteriori interventi.
Tra i quali troviamo la proroga dal 30 giugno 2022 al 30 giugno 2023 della possibilità di conversione per gli stati membri degli strumenti rimborsabili concessi dal temporary framework, in altre forme di aiuto. Questi strumenti rimborsabili sono per esempio, le garanzie, i prestiti e gli anticipi rimborsabili. Questi possono essere convertiti dagli stati in altre tipologie di aiuti di Stato come le sovvenzioni dirette.
La Commissione ha anche adeguato in modo proporzionale alle proroghe del quadro temporaneo il valore massimo degli aiuti. E inoltre ha reso più nitida la regolamentazione relativa al ricorso alle norme eccezionali per quanto riguarda i salvataggi e le ristrutturazioni d’impresa.
Un’ulteriore proroga, dal 31 dicembre 2021 al 31 marzo 2022, è stata adottata per l’elenco degli stati con rischi non assicurabili sul mercato. Questo intervento rientra nell’ambito dell’assicurazione dei crediti all’esportazione a breve termine (STEC).
Per favorire gli investimenti privati a sostegno dell’economia reale, la Commissione Europea ha adottato due nuovi interventi. Anche queste misure hanno una durata limitata e sono:
- Misure di supporto attraverso le quali gli Stati possono promuovere investimenti green e digitali. Sono in vigore fino al 31 dicembre 2022 e hanno lo scopo di accelerare sia la transizione ecologica che la transizione digitale, due argomenti centrali attualmente nello sviluppo dell’Unione Europea.
- Interventi con la finalità di sostenere la solvibilità delle imprese. Questo si può fare coinvolgendo fondi privati, spronandoli ad investire nelle piccole e medie imprese. Tra queste rientrano anche le start-up e le piccole imprese a media capitalizzazione. La misura resterà in vigore fino al 31 dicembre 2023.
Cosa fare a fronte della modifica del Temporary Framework
Ricordiamo che per avere chiara la situazione in cui si trova la propria azienda e capire se si può usufruire ulteriormente di bandi di finanza agevolata, è indispensabile:
- essere a conoscenza della dimensione effettiva della propria azienda, in modo da capire a quali tipi di bandi poter partecipare;
- il calcolo del de minimis e del temporary framework della propria impresa.
Si può ottenere in modo molto semplice e totalmente gratuito un report relativo agli aiuti di Stato ottenuti al seguente link.