Il Regime De Minimis è un’importante opportunità per le imprese italiane che vogliono accedere a fondi pubblici senza eccessivi vincoli burocratici. Grazie a questa normativa, è possibile ottenere contributi pubblici, incentivi fiscali e garanzie statali senza necessità di autorizzazione preventiva dalla Commissione Europea, fino a un massimo di 300.000 euro nel triennio 2024-2030.
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In questo articolo analizziamo casi pratici di utilizzo del regime de minimis in Italia, evidenziando come le imprese possano beneficiarne nei settori chiave dei bandi pubblici, finanziamenti garantiti, formazione e incentivi fiscali.
1️⃣ Partecipazione a Bandi Pubblici e Gare d’Appalto 🏆
Uno dei principali utilizzi del regime de minimis riguarda la partecipazione a bandi pubblici nazionali e regionali. Molti bandi richiedono esplicitamente la verifica della disponibilità del plafond de minimis come requisito di ammissibilità.
Come verificare il plafond de minimis?
✔️ Consulta il Registro Nazionale Aiuti di Stato (RNA) per conoscere il plafond disponibile.
✔️ Calcola l’importo residuo disponibile nel triennio per evitare di superare la soglia consentita.
✔️ Dichiara gli aiuti già ricevuti nella documentazione di partecipazione al bando.
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Esempi pratici di utilizzo nei bandi
🏅 Bando ISI INAIL: contributi a fondo perduto fino al 65% per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro.
💡 Smart & Start Italia: incentivi per le startup innovative con finanziamenti agevolati.
📲 Bandi regionali per la digitalizzazione delle PMI: molte regioni finanziano la transizione digitale delle imprese.
📌 Caso pratico: Una PMI lombarda ha ottenuto 80.000 euro a fondo perduto per acquistare macchinari innovativi, sfruttando un bando regionale che rientrava nei limiti del regime de minimis.
2️⃣ Aiuti de Minimis e accesso al Fondo Centrale di Garanzia (MCC) 🏦
Il Fondo di Garanzia per le PMI, gestito da Mediocredito Centrale (MCC), è uno degli strumenti più importanti per facilitare l’accesso al credito alle imprese.
Grazie al regime de minimis, le aziende possono ottenere garanzie pubbliche fino all’80% su finanziamenti bancari, riducendo il rischio per le banche e ottenendo condizioni più favorevoli.
Come incidono gli aiuti de minimis sulle garanzie MCC?
Quando un’impresa richiede una garanzia pubblica su un finanziamento, non è l’intero importo del prestito a essere scalato dal plafond de minimis, ma solo l’equivalente sovvenzione lorda (ESL), che rappresenta il valore del beneficio ottenuto.
📌 Caso pratico: Un’azienda turistica ha richiesto un prestito di 100.000€ con una garanzia pubblica dell’80%. In base ai calcoli dell’ESL, solo 15.000€ sono stati scalati dal plafond de minimis, permettendo all’azienda di accedere a ulteriori aiuti.
Il Fondo di Garanzia è utilizzato da molte imprese per accedere al credito, anche in settori strategici come innovazione, sostenibilità e digitalizzazione. La possibilità di cumulare aiuti è un vantaggio, ma è fondamentale monitorare attentamente il plafond disponibile.
Occorre inoltre sottolineare che l’assorbimento in de minimis del finanziamento garantito tramite garanzia MCC è in funzione del rating aziendale.
3️⃣ Formazione Finanziata e aiuti De Minimis 🎓
La formazione finanziata è una risorsa preziosa per le imprese italiane che vogliono investire nelle competenze del proprio personale senza incidere sul budget aziendale. I Fondi Interprofessionali offrono opportunità significative, ma è fondamentale distinguere tra formazione finanziata in regime de minimis e formazione finanziata in esenzione (Regolamento Generale di Esenzione per Categoria – RGEC).
Regime De Minimis e Fondi Interprofessionali
Molti Fondi Interprofessionali erogano finanziamenti in regime de minimis, specialmente per la formazione obbligatoria. Questo significa che i contributi ricevuti dalle aziende vengono scalati dal plafond de minimis disponibile.
🔎 Quando la formazione rientra nel de minimis?
✅ Corsi di aggiornamento professionale e sviluppo competenze digitali.
✅ Formazione per migliorare la competitività aziendale.
✅ Corsi finanziati da bandi che esplicitamente prevedono il regime de minimis.
Le imprese che ricevono questi fondi devono monitorare il plafond disponibile, registrare gli aiuti ricevuti nel Registro Nazionale Aiuti di Stato (RNA) e garantire il rispetto delle soglie previste.
📌 Caso pratico: Un’azienda nel settore metalmeccanico ha ottenuto 40.000€ di finanziamento tramite Fondimpresa per formare il proprio personale su tecnologie 4.0. L’importo ricevuto è stato registrato come aiuto de minimis, riducendo il plafond disponibile per futuri incentivi.
Formazione Finanziata in Esenzione (RGEC)
Alcuni Fondi Interprofessionali non rientrano nel regime de minimis, in quanto operano secondo il Regolamento Generale di Esenzione per Categoria (RGEC). Questo è particolarmente vantaggioso per le aziende che vogliono accedere alla formazione senza impattare sul plafond de minimis disponibile.
🔎 Quando la formazione è in esenzione?
✅ Corsi obbligatori sulla salute e sicurezza sul lavoro.
✅ Formazione finanziata con fondi strutturali europei (es. FSE).
✅ Corsi per favorire l’occupabilità dei lavoratori e la transizione digitale.
📌 Caso pratico: Un’impresa del settore meccanico ha finanziato la formazione obbligatoria sulla sicurezza per 50 dipendenti tramite FonARCom, accedendo ai fondi in esenzione senza intaccare il proprio plafond de minimis.
4️⃣ Nota Integrativa e Obblighi Contabili 📊
Le imprese che ricevono aiuti in regime de minimis sono obbligate a dichiararli nella nota integrativa del bilancio, in conformità alla Legge 124/2017 e ai principi contabili nazionali.
Cosa prevede il principio contabile OIC 12?
Il principio contabile OIC 12, che disciplina il contenuto della nota integrativa, stabilisce che:
📌 Le aziende devono indicare gli aiuti ricevuti, specificando l’ente erogatore, l’importo e la data di concessione.
📌 Per le imprese che redigono il bilancio abbreviato, l’obbligo di pubblicazione può essere assolto tramite il sito web aziendale o associazioni di categoria.
Caso pratico di dichiarazione nella nota integrativa
Una società di consulenza ha ricevuto 50.000€ in contributi a fondo perduto per progetti di innovazione. Per rispettare la normativa, ha indicato nella nota integrativa la seguente dicitura:
“La società ha ricevuto benefici rientranti nel regime degli aiuti di stato e nel regime de minimis, registrati nel RNA ai sensi dell’art. 52 della Legge 234/2012.”
La corretta compilazione della nota integrativa è essenziale per evitare sanzioni e garantire la trasparenza dei contributi ricevuti.
📢 Conclusione: Perché monitorare il plafond de minimis?
Il Regime De Minimis rappresenta un’opportunità fondamentale per le imprese italiane che vogliono accedere a finanziamenti, agevolazioni e garanzie pubbliche. Tuttavia, è cruciale monitorare il plafond disponibile, pianificare strategicamente le richieste di aiuto e rispettare gli obblighi contabili per evitare problemi e massimizzare i vantaggi.
KPS Financial Lab è al fianco delle imprese per supportarle nella gestione del regime de minimis e nella ricerca delle migliori agevolazioni disponibili. Grazie alla nostra esperienza in finanza agevolata, bandi pubblici e accesso ai fondi di garanzia, possiamo aiutarti a:
✅ Verificare il tuo plafond disponibile e pianificare strategicamente l’accesso agli aiuti.
✅ Individuare i migliori bandi e strumenti finanziari per la tua azienda.
✅ Supportarti nella corretta gestione contabile degli aiuti ricevuti.
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