Simest e le agevolazioni PNRR già disponibili per le PMI

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Il principale fattore di crescita delle aziende italiane è l’internazionalizzazione dell’attività. L’obiettivo di Simest, società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, è quello di sostenere questo tipo di imprese (esportatorici con almeno 10% di fatturato estero).

Linee guida dei 3 bandi finanziati da fondi PNRR

Si tratta di

  1. Transizione Digitale ed Ecologica delle PMI con vocazione internazionale
  2. Sviluppo del commercio elettronico delle PMI in Paesi esteri (E-commerce) 
  3. Partecipazione delle PMI a fiere e mostre internazionali, anche in Italia, e missioni di sistema 

Nel dettaglio:

Transizione Digitale ed Ecologica

Bando riservato alle PMI (piccole medie imprese con massimo 250 dipendenti) italiane costituite in forma di società di capitali con almeno 2 bilanci depositati relativi a due esercizi completi. Deve trattarsi di imprese già esportatrici, è necessario avere un fatturato estero la cui media degli ultimi due esercizi sia almeno il 20% del fatturato aziendale totale, oppure pari ad almeno il 10% del fatturato aziendale dell’ultimo bilancio depositato. Si intende il fatturato come risultante dai righi VE30 e VE34 delle dichiarazioni IVA presentate all’Agenzia delle Entrate.

L’agevolazione si sostanzia in un finanziamento agevolato in regime de minimis + una quota di fondo perduto in Temporary Framework. Il contributo a fondo perduto arriva al 40% per le imprese del Sud, ovvero imprese con almeno una sede operativa, attiva da almeno 6 mesi, in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Mentre per tutti gli altri territori il fondo perduto arriva al massimo al 25%.

Il finanziamento si restituisce in 6 anni con rate semestrali posticipate. L’importo massimo richiedibile ammonta a € 300.000 ma comunque non può superare il 25% dei ricavi medi degli ultimi due esercizi.

Che cosa agevola? La transizione digitale ed ecologica delle PMI per promuoverne la competitività sui mercati esteri.

Le spese ammissibili sono le seguenti:

Spese per la Transizione Digitale (minimo il 50% delle Spese totali Ammissibili finanziate):

  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali
  • realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale
  • investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali
  • consulenze in ambito digitale (i.e. digital manager)
  • disaster recovery e business continuity
  • blockchain (esclusivamente per la notarizzazione dei processi produttivi e gestionali aziendali)
  • spese per investimenti e formazione legate all’industria 4.0 (es. cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyber-fisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine).

Spese per la sostenibilità e l’internazionalizzazione (massimo il 50% delle Spese totali Ammissibili finanziate):

  • spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (es. efficientamento energetico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc.)
  • spese per internazionalizzazione (es. investimenti per singole strutture commerciali in paesi esteri come ufficio/negozio/corner/showroom/centro di assistenza post vendita, consulenze per l’internazionalizzazione, spese promozionali e per eventi internazionali in Italia e all’estero ecc.)
  • spese per valutazioni/certificazioni ambientali inerenti il finanziamento

L’impresa può chiedere l’esenzione totale dalla prestazione delle garanzie.

Sviluppo del commercio elettronico delle PMI in Paesi esteri

Bando riservato alle PMI (piccole medie imprese con massimo 250 dipendenti) italiane costituite in forma di società di capitali con almeno 1 bilancio depositato relativo a un esercizio completo. L’impresa beneficiaria deve avere un fatturato (voce A1 del contoeconomico) rappresentato – per una quota almeno pari al 50% – dalla produzione (di beni e servizi) in Italia anche se con marchio di proprietà estera, oppure commercializzare – per una quota almeno pari al 50% – prodotti con marchio italiano.

L’agevolazione si sostanzia in un finanziamento agevolato in regime de minimis + una quota di fondo perduto in Temporary Framework. Il contributo a fondo perduto arriva al 40% per le imprese del Sud, ovvero imprese con almeno una sede operativa, attiva da almeno 6 mesi, in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Mentre per tutti gli altri territori il fondo perduto arriva al massimo al 25%.

Il finanziamento si restituisce in 4 anni con rate semestrali posticipate. L’importo minimo richiedibile ammonta a € 10.000. L’importo massimo invece ammonta a:

  • € 300.000 per una piattaforma propria;
  • €200.000 per una piattaforma di terzi,

L’importo massimo richiedibile non può superare il 15% dei ricavi medi degli ultimi 2 esercizi.

Piattaforma di terzi = Piattaforma di commercio elettronico di soggetti terzi, destinata alla commercializzazione di beni o servizi da parte di una pluralità di operatori (“market place”), su cui l’Impresa Richiedente commercializza in paesi esteri, attraverso uno spazio o uno store, propri beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano attraverso la sottoscrizione di un contratto di servizio con il proprietario della piattaforma.

Piattaforma propria = Piattaforma di commercio elettronico, finalizzata alla commercializzazione in paesi esteri di propri beni o servizi, prodotti in Italia o con marchio italiano, di cui l’Impresa Richiedente dimostri di avere proprietà intellettuale o licenza d’uso o titolo equivalente, come risultante da un contatto di servizi relativo alla creazione/miglioramento della piattaforma.

Cosa agevola?

  • (i) la creazione di una nuova Piattaforma propria, realizzata da un soggetto/fornitore in possesso del requisito di professionalità; oppure
  • (ii) il miglioramento di una Piattaforma propria già esistente; oppure
  • (iii) l’accesso ad un nuovo spazio o store di una Piattaforma di terzi

Le spese ammissibili riguardano:

  1. Creazione e sviluppo di una Piattaforma propria oppure dell’utilizzo di un market place;
  2. Investimenti per la Piattaforma propria oppure per il market place
  3. Spese promozionali e formazione relative al progetto

Partecipazione delle PMI a fiere e mostre internazionali

Bando riservato alle PMI (piccole medie imprese con massimo 250 dipendenti) italiane costituite in forma di società di capitali con almeno 1 bilancio depositato relativo a un esercizio completo. L’impresa beneficiaria deve avere un fatturato (voce A1 del conto economico) rappresentato – per una quota almeno pari al 50%

Le fiere internazionali sono registrate nel calendario AEFI.

Le spese ammissibili possono riguardare:

  1. Spese digitali connesse alla partecipazione alla fiera/mostra (almeno il 30% del totale investimento)
  2. Spese per area espositiva / Spese logistiche / Spese promozionali / Spese per consulenze connesse alla partecipazione alla fiera/mostra (minimo il 70% del totale investimento)

Nel caso in cui l’evento internazionale riguardi tematiche ecologiche o digitali, il vincolo del 30% minimo di cui sopra al punto a) non si applica.

ATTENZIONE: non sono ammesse spese oggetto di altra agevolazione pubblica.

Bando riservato alle PMI (piccole medie imprese con massimo 250 dipendenti) italiane costituite in forma di società di capitali con almeno 2 bilanci depositati relativi a due esercizi completi. L’impresa beneficiaria deve avere un fatturato (voce A1 del conto economico) rappresentato – per una quota almeno pari al 50% – dalla produzione (di beni e servizi) in Italia anche se con marchio di proprietà estera, oppure commercializzare – per una quota almeno pari al 50% – prodotti con marchio italiano.L’agevolazione si sostanzia in un finanziamento agevolato in regime de minimis + una quota di fondo perduto in Temporary Framework. Il contributo a fondo perduto arriva al 40% per le imprese del Sud, ovvero imprese con almeno una sede operativa, attiva da almeno 6 mesi, in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Mentre per tutti gli altri territori il fondo perduto arriva al massimo al 25%.

Il finanziamento si restituisce in 4 anni con rate semestrali posticipate. L’importo minimo richiedibile è pari a € 10.000. L’importo massimo invece ammonta a:

  • € 300.000 Per una piattaforma propria
  • € 200.000 Per una piattaforma di terzi

L’importo massimo richiedibile non può superare il 15% dei ricavi medi degli ultimi due esercizi.

Piattaforma di terzi = Piattaforma di commercio elettronico di soggetti terzi, destinata alla commercializzazione di beni o servizi da parte di una pluralità di operatori (“market place”), su cui l’Impresa Richiedente commercializza in paesi esteri, attraverso uno spazio o uno store, propri beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano attraverso la sottoscrizione di un contratto di servizio con il proprietario della piattaforma.

Piattaforma propria = Piattaforma di commercio elettronico, finalizzata alla commercializzazione in paesi esteri di propri beni o servizi, prodotti in Italia o con marchio italiano, di cui l’Impresa Richiedente dimostri di avere proprietà intellettuale o licenza d’uso o titolo equivalente, come risultante da un contatto di servizi relativo alla creazione/miglioramento della piattaforma.

Cosa agevola?

  • (i) la creazione di una nuova Piattaforma propria, realizzata da un soggetto/fornitore in possesso del requisito di professionalità; oppure
  • (ii) il miglioramento di una Piattaforma propria già esistente; oppure
  • (iii) l’accesso ad un nuovo spazio o store di una Piattaforma di terzi

Le spese ammissibili riguardano:

  1. Creazione e sviluppo di una Piattaforma propria oppure dell’utilizzo di un market place;
  2. Investimenti per la Piattaforma propria oppure per il market place
  3. Spese promozionali e formazione relative al progetto

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