Cos’è il De Minimis?
Il regime “de minimis” dell’Unione Europea permette agli Stati membri di fornire aiuti finanziari di modesta entità alle imprese, senza compromettere la concorrenza nel mercato unico.
Questi aiuti possono essere sotto forma di sussidi diretti, esenzioni fiscali, prestiti agevolati o altre agevolazioni economiche.
Il limite standard per i contributi è stato portato a 300.000 euro per impresa nel periodo di tre anni (2024-2030), un aumento rispetto ai 200.000 euro precedenti, come previsto dal Regolamento UE 2023/2831.
Novità per il 2025: Aggiornamenti Normativi
Con l’inizio del 2025, restano confermati i principali cambiamenti introdotti nel 2024 (vedi articolo precedente), ma emergono ulteriori sviluppi:
1️⃣Limite Massimo Confermato
La soglia di 300.000 euro per impresa continua a essere applicabile nel 2025, mantenendo stabilità per le imprese rispetto all’anno precedente. Tuttavia, aumentano le aspettative di trasparenza nella gestione degli aiuti.
2️⃣Rafforzamento della Piattaforma Europea degli Aiuti
Dal 1° gennaio 2026 sarà obbligatorio per gli Stati membri registrare tutti gli aiuti de minimis su una piattaforma centralizzata a livello europeo. Nel 2025, le imprese sono invitate a prepararsi adeguatamente per il passaggio al nuovo sistema di monitoraggio.
3️⃣Settori con Agevolazioni Specifiche
In alcuni settori strategici come le energie rinnovabili e l’innovazione tecnologica, gli aiuti potrebbero essere ulteriormente incentivati con regole più flessibili.
“Contributi De Minimis” come funziona nel 2025?
Il rolling basis continua a rappresentare il metodo principale per calcolare il plafond massimo degli aiuti de minimis. Questa novità è stata introdotta a partire dal 1′ gennaio 2024 e ciò pone le aziende nella condizione di effettuare un controllo del de minimis costante nel corso dell’anno. Soprattutto in occasione di nuove agevolazioni.
Esempio pratico di come si calcola il de minimis
Innanzitutto occorre considerare che:
📌 Si considera il periodo mobile di tre anni a partire dalla data di calcolo. Ad esempio, per il 1° marzo 2025, si sommano gli aiuti ricevuti dal 1° marzo 2022 al 1° marzo 2025.
📌Gli aiuti che superano il limite non possono essere concessi senza una violazione delle regole UE.
Esempio pratico di calcolo del plafond De minimis calcolato al 1′ di Marzo 2025:
- Plafond: massimo 300.000 euro (come calcolarlo❓)
- Aiuti ricevuti negli anni:
❌25 febbraio 2022: 10.000 euro
✔️15 marzo 2022: 50.000
✔️6 Ottobre 2023: 120.000 euro
✔️18 Gennaio 2025: 100.000 euro - Totale al 1° marzo 2025: 270.000 euro (90% del plafond) 💡
Con l’approccio rolling basis, gli aiuti ricevuti prima dell’1 marzo 2022 non sono considerati. Ciò permette un aggiornamento continuo e trasparente del plafond disponibile.
Calcolo del Plafond De Minimis nel 2025
Per verificare gli aiuti ricevuti in de minimis, è fondamentale accedere al Registro Nazionale degli Aiuti di Stato (RNA). Attraverso il portale RNA, è possibile:
- Inserire il codice fiscale dell’azienda ✏️
- Visualizzare l’elenco delle agevolazioni ricevute 🖥️
- Identificare solo le agevolazioni classificare in “de minimis” e sommarle 👨💻
Strumenti di Calcolo Automatizzato
KPS Financial Lab offre un tool automatizzato per il calcolo degli aiuti de minimis, semplificando la gestione di queste informazioni. Con un’interfaccia intuitiva, è possibile ottenere un report dettagliato in pochi secondi, semplicemente inserendo il codice fiscale dell’impresa.
Come Funziona il calcolo automatico del de minimis proposto da KPS?
Di seguito i passaggi per il calcolo automatico:
1️⃣Accedi al calcolatore de minimis di KPS Financial Lab 🖱️
2️⃣Inserisci il codice fiscale dell’azienda 👈
3️⃣Ricevi il report tramite mail contenente il plafond de minimis utilizzato e disponibile 👌
Questo strumento permette alle imprese e ai consulenti di gestire in modo accurato e conforme i dati sugli aiuti ricevuti, garantendo trasparenza e rispetto delle normative vigenti. Evitando quindi errori di calcolo.
“Aiuti De Minimis” quali sono?
Nel 2025, i principali contributi rientranti nel regime includono:
Contributi Previdenziali e Sociali
- Esonero totale per apprendisti (L.183/2011).
- Incentivi per assunzioni di giovani e donne (L. 214/2011)
- Riduzioni per over 50 disoccupati (L. 92/2012)
Formazione finanziata
- Fondi interprofessionali per la formazione del personale dipendente
Incentivi Fiscali
- Esenzioni IRAP per nuove imprese.
Programmi di Sviluppo
- Aiuti sotto forma di contributi a fondo perduto
- Aiuti sotto forma di finanziamenti agevolati
- Fondo di Garanzia MCC
- Finanziamenti Simest per l’internazionalizzazione
- Bando isi 2024 (Inail)
Agevolazioni Regionali
- Bandi regionali finanziati da risorse europee (es. Pacchetto investimenti di Regione Lombardia)
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Preparazione al 2026: Verso la Piattaforma Europea degli Aiuti
Un’importante novità in arrivo riguarda l’obbligo per gli Stati membri dell’Unione Europea di registrare tutti gli aiuti de minimis in una piattaforma centralizzata a livello europeo.
Tale obbligo, previsto dal Regolamento UE 2023/2831, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026 e rappresenta un passo decisivo verso una gestione più trasparente ed efficiente degli aiuti di Stato.
Obiettivi della Piattaforma Europea
- Trasparenza: Consentire alle autorità di monitorare meglio gli aiuti concessi e prevenire il superamento dei massimali previsti.
- Riduzione degli oneri amministrativi: Le imprese potranno consultare i dati relativi agli aiuti ricevuti in modo più agevole, evitando duplicazioni burocratiche.
- Uniformità: Standardizzare i dati tra tutti gli Stati membri, assicurando un’applicazione uniforme delle regole sul territorio europeo.
Implicazioni per le Imprese
Le aziende saranno chiamate a garantire che i propri dati siano correttamente registrati nel sistema, in collaborazione con le autorità nazionali.
Si consiglia di verificare periodicamente la propria posizione attraverso il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato (RNA) e di aggiornarsi sulle disposizioni locali per prepararsi al passaggio al nuovo sistema.
Per maggiori dettagli, è possibile consultare il testo completo del Regolamento UE 2023/2831 sul sito ufficiale dell’Unione Europea.
In Conclusione
Il 2025 conferma e rafforza le novità introdotte nel 2024 per il regime de minimis, offrendo opportunità significative alle imprese.
Con strumenti come il KPS Financial Lab, le aziende possono gestire i propri contributi in modo più efficace e conforme alla normativa.
Investire nella digitalizzazione rappresenta una mossa strategica che porta al pieno sfruttamento delle opportunità offerte dal regime de minimis. L’imprenditore del resto, non si deve curare delle cose di poco conto:
“De minimis non curat praetor”
(il pretore non si occupa di cose di poca importanza o di poco conto)
FAQ sul Calcolo De Minimis 2025
1️⃣ Cos’è il plafond de minimis e come si calcola?
Il plafond de minimis rappresenta il limite massimo di aiuti finanziari che un’impresa può ricevere in un periodo di tre anni, senza incorrere in sanzioni per violazione delle regole UE. Il calcolo si basa sul metodo del rolling basis, in cui si sommano gli aiuti ottenuti negli ultimi tre anni a partire dalla data di calcolo.
2️⃣Quali sono i vantaggi del calcolo automatico dei contributi de minimis?
Il calcolo automatico consente di verificare in tempo reale l’ammontare degli aiuti ricevuti e il plafond residuo senza incorrere in errori. Questo strumento facilita la gestione della conformità normativa, riduce il rischio di superare i limiti previsti e permette alle imprese di pianificare le proprie richieste di aiuto in modo efficace.
3️⃣Come si calcola a livello pratico il totale del de minimis? Esempio
Il metodo del rolling basis prevede di considerare un periodo mobile di tre anni. Ad esempio, se si esegue il calcolo il 1° marzo 2025, si sommano gli aiuti ricevuti dal 1° marzo 2022 al 1° marzo 2025. Gli aiuti ottenuti prima di questo periodo non vengono conteggiati, garantendo un aggiornamento continuo della situazione finanziaria dell’impresa.
4️⃣Quali strumenti sono disponibili per il calcolo automatico dei contributi de minimis?
Diverse piattaforme, come il tool offerto da KPS Financial Lab, permettono di effettuare il calcolo automatico. Questi strumenti richiedono l’inserimento del codice fiscale dell’azienda per recuperare i dati relativi agli aiuti ricevuti negli ultimi tre anni, generando in pochi secondi un report dettagliato con il totale degli aiuti e il plafond residuo.
5️⃣Perché è importante monitorare il de minimis utilizzato?
Monitorare il plafond de minimis in tempo reale è fondamentale per evitare di superare i limiti stabiliti dalle normative UE, che potrebbero portare a sanzioni. Inoltre, un calcolatore automatico semplifica la gestione dei dati, permette una pianificazione finanziaria più accurata e favorisce la trasparenza nelle operazioni aziendali, facilitando l’adeguamento ai cambi normativi.
6️⃣Qual è la fonte dati utilizzata da KPS Financial Lab per calcolare il plafond De Minimis ?
Per calcolare il plafond de minimis 2025 KPS Financial Lab utilizza l’unica fonte autorevole in merito: Il Registro Nazionale Aiuti di Stato Il Registro Nazionale Aiuti di Stato contiene le informazioni relative a tutti gli aiuti ricevuti dalle imprese. Ogniqualvolta l’azienda riceve un aiuto, RNA tiene traccia degli importi concessi.