Calcolatore Automatico De Minimis
Il REPORT DE MINIMIS RNA è il software di analisi del Registro Nazionale Aiuti essenziale per la gestione della finanza
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Contributi De Minimis: cosa sono e come calcolarli in automatico
Scopri il significato del Plafond Contributi in De Minimis, l’importanza del calcolo di tale plafond e lo strumento automatizzato sviluppato da KPS Financial Lab che ti aiuterà a calcolare il Plafond De Minimis e vedere tutti gli aiuti registrati sull’RNA (Registro Nazionale Aiuti).
Se vuoi calcolare in velocemente in modo preciso il Plafond De Minimis aggiornato, prova gratuitamente per 5 giorni il nostro software Report De Minimis RNA:
De Minimis: cos'è e perché è importante calcolarlo
Il regime “de minimis” fa parte di una normativa che regola gli aiuti di Stato erogati nei confronti delle imprese. Al fine di non violare le norme relative alla concorrenza, il legislatore ha previsto un quadro normativo per contingentare e regolare il massimale degli aiuti concedibili a ciascuna impresa. Per tale ragione l’Unione Europea ha sancito che ogni azienda ha a disposizione un massimale di 300.000€ di aiuti ottenibili negli ultimi tre esercizi. Da gennaio 2024 il Plafond De Minimis è passato da euro 200.000 ad euro 300.000.
Nel corso di ogni esercizio contabile le aziende svolgono svariate operazioni, esse possono riguardare la finanza agevolata come anche l’ordinaria amministrazione dell’attività. E’ importante calcolare e monitorare gli aiuti in de minimis per svariate ragioni:
- Se un’azienda vuole ottenere delle agevolazioni deve fare attenzione a non superare i canonici 300.000€ di aiuti nell’ultimo triennio;
- Nella nota integrativa del bilancio d’esercizio è obbligatorio, ai sensi della “trasparenza“, segnalare l’importo totale degli aiuti ricevuti;
- In caso di richiesta di garanzia pubblica in occasione dell’erogazione di un finanziamento, è necessario, comunicare gli aiuti ricevuti all’interno nel documento “allegato 4“.
Calcolo automatico del De Minimis: come fare?
Come verificare il de minimis? Di norma il calcolo del avviene in maniera rudimentale collegandosi al Registro Nazionale degli Aiuti di Stato. Una volta collegati al sito è necessario inserire il codice fiscale dell’azienda da analizzare e, dopo aver inserito il codice captcha, il portale restituirà l’elenco di tutte le operazioni agevolative svolte dall’impresa. Nel calcolo non occorre ricomprendere tutti gli aiuti che segnala il sito. E’ necessario invece cliccare su ciascuna riga verificare se nel dettaglio compare la dicitura “de minimis” e, a parte, mettere in somma solo quegli aiuti di Stato compresi nell’ultimo triennio.
KPS Financial Lab, al fine di rendere questa operazione automatizzata, ha creato un tool per il calcolo automatico degli aiuti de minimis. Il nostro sistema è in grado di svolgere correttamente il calcolo in pochi minuti e restituire l’elenco con il totale degli aiuti richiesti.
Per svolgere questa valutazione è sufficiente collegarsi al calcolatore de-minimis messo a disposizione di KPS Financial Lab. Una volta inserito il codice fiscale il tool provvederà a svolgere in autonomia la valutazione. L’utente riceverà comodamente tramite mail il report di riepilogo con il totale degli aiuti ricevuti nell’ultimo triennio.
Il calcolo automatico del de minimis è stato pensato per vasta platea di interlocutori: imprese, consulenti, commercialisti ed operatori degli enti di finanza agevolata. L’obiettivo è di facilitare l’operazione di calcolo ed evitare errori di valutazione.
Il Report De Mininimis riporta solamente gli aiuti che vanno a ridurre il Plafond di 300.000 disponibile per ciascuna impresa (nella concezione Impresa Unica): non troverai quindi nel report PDF tutti gli aiuti presenti sul Registro Nazionale (RNA). Il tool sviluppato da KPS può fornire anche l’elenco completo degli aiuti in un comodo file xls: bisogna semplicemente spuntare nel form di richiesta la casella “Elenco Completo”
Esempio di calcolo del De Minimis:
quale triennio utlizzare?
Ipotiziammo che l’azienda ALFA BETA S.R.L., in data 15/01/2024, ha necessità di calcolare l’ammontare degli aiuti de minimis ricevuti. Tenendo conto che il quadro normativo aggiornato prevede da gennaio 2024 di non superare il massimale di 300.000€ di aiuti nell’ultimo triennio, occorrerà sommare tutti gli aiuti ricevuti negli esercizi 2024, 2023 e 2022. La normativa prevede quindi di sommare gli aiuti ricevuti in de minimis nell’esercizio in corso e negli ultimi due esercizi precedenti.
Se ipotizzassimo di trovarci al 31/12/2024, in questo caso il calcolo del triennio terrebbe in considerazione gli esercizi 2024, 2023 e 2022. Il plafond si svuota, in parte, ad ogni conclusione di anno solare: il 1′ gennaio subentra il nuovo anno nel triennio da considerare.
Il tool del “calcolo automatico dei contributi de minimis” provvederà a verificare l’ultimo triennio disponibile seguendo in maniera puntuale ciò che prevede la normativa.
Come calcolare l'importo degli aiuti di Stato nel caso di un gruppo: nozione di Impresa Unica
Come si calcola l’importo dei contributi de minimis nel caso di un gruppo societario?
Il massimale di 300.000€ è da considerare per ciascuna impresa facente parte del gruppo o sarebbe un importo complessivo?
Nel caso in cui si fosse in presenza di un gruppo, i 300.000€ di massimale saranno riferiti all’Impresa Unica. Di conseguenza il massimale sarebbe da considerare complessivamente per l’intero gruppo. Vediamo dunque cosa si intende per “Impresa Unica”.
Come riportato dal regolamento che regola gli aiuti di Stato “s’intende per «impresa unica» l’insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti
a) un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa;
b) un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa;
c) un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima;
d) un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima.
Le imprese fra le quali intercorre una delle relazioni di cui al primo comma, lettere da a) a d), per il tramite di una o più altre imprese sono anch’esse considerate un’impresa unica”.
Attraverso il tool del “calcolo automatico del de minimis” è comunque possibile calcolare l’importo dei contributi dell’ultimo triennio del gruppo societario. Semplicemente occorre richiedere il report di calcolo per ciascuna ragione sociale appartenente al gruppo e sommare i vari importi rilevati.
Cosa succede in caso di superamento del massimale degli aiuti di Stato?
Il superamento del massimale de minimis di 300.000€ è un caso assai frequente e che riguarda numerose imprese. In linea di massima ciò accadde perché le aziende non sempre conoscono la normativa in maniera corretta. Inoltre, nel caso di gruppi societari, può essere difficoltoso mantenere un monitoraggio completo degli aiuti richiesti da ciascuna impresa. Cosa accade quindi in caso di superamento del limite?
Qualora si sforasse il plafond, il rischio in cui incorre l’azienda è il taglio del contributo eventualmente concesso. Ad esempio, se un’impresa richiedesse 50.000€ di fondo perduto e avesse già richiesto aiuti per totali 290.000€, otterrebbe solo 10.000€.
E’ chiaro che le aziende italiane richiedono aiuti di Stato per finanziari i propri piani di sviluppo ed i propri investimenti. Un monitoraggio inesatto o non aggiornato dei massimali previsti dalla legge potrebbero compromettere il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Cosa rientra nel De Minimis?
Gli aiuti de minimis non riguardano tutte le agevolazioni fornite dallo Stato, essi rappresentano solo una parte. In linea di massima, tutte le volte in cui si richiede un’agevolazione, sarebbe buona norma verificare il “regime di aiuto” attraverso il quale vengono concessi gli aiuti di Stato.
Possiamo suddividere le agevolazioni che può ricevere un’impresa secondo quattro regimi di aiuto:
- Aiuti ai sensi del regime de minimis (per i quali valgono le regole sopracitate);
- Aiuti ai sensi del Quadro Temporaneo degli Aiuti di Stato, denominati “aiuti in Temporary Framework” (con massimale 2.300.000€);
- Aiuti concessi “in esenzione” (che per lo natura non rientrano in alcun plafond);
- Crediti d’imposta (aiuti da utilizzare in compensazione tramite l’F24, tali agevolazioni non sono tracciate dal Registro Nazionale Aiuti di Stato e non rientrano nelle precedenti categorie).
Ogni aiuto prevede regole diverse che vanno studiate e comprese per evitare problematiche in sede di erogazione di contributi. In tale ambito la figura del consulente ha un ruolo cruciale.